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Obiettivi trasversali: scoprire talenti

  di Patrizia Appari

 

Il mondo contemporaneo richiede alle nuove generazioni abilità di pensiero di livello superiore: riflessione, pensiero critico, autoregolazione, collaborazione, gestione di conoscenze complesse, uso del problem solving e del pensiero creativo. La scuola, nello svolgimento del suo compito primario di “scoprire la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze (1) è invitata a ridefinire i lineamenti di un allievo al quale offrire gli “strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni (1) necessarie al raggiungimento di traguardi formativi quali: una mente plurale e un’etica solidaristica. E’ allora indispensabile l’impegno nella realizzazione di percorsi che promuovano “negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie (1) per adeguarsi/li alle trasformazioni della società.

Nella premessa alle Indicazioni per il curricolo si auspica di poter affidare alla scuola il compito di sviluppare nelle nuove generazioni le capacità operative e generative del pensiero:

  • dispositivi mentali superiori di analisi e sintesi, di induzione e deduzione;
  • dispositivi ermeneutici come la capacità di comprendere e di interpretare le conoscenze;
  • dispositivi investigativi da individuare nella capacità di scoprire e di produrre conoscenze;
  • dispositivi generativi, quali la capacità di inventare e di creare nuove conoscenze
La creatività è la disposizione ad esprimersi, attraverso risposte originali, procedure inusitate, tuttavia pertinenti, con segni, simboli, immagini, parole, comportamenti, risoluzioni a problemi adattivi, ordinari e straordinari. I numerosi studi condotti in proposito affermano che le risposte originali sono frequenti solo in alcuni individui, mentre, altri individui, nel corso della loro vita, non si allontanano mai dagli stereotipi e dalle convenzioni durante le loro riflessioni. Tale differenza è conseguenza della diversità dovuta ad alcune strutture di tratti di personalità che dimostrandosi relativamente stabili, facilitano od ostacolano la produzione di atti originali. Esiste una disposizione all’originalità che sussiste in maniera soggiacente negli individui che sono originali in modo costante, tuttavia, oggi è provato che la capacità creativa è educabile e che uno dei compiti impegnativi della scuola è quello di fornire ai  bambini, sin dalla più tenera età, docenti, ambienti e strumenti idonei al potenziamento di abilità creative. Nel nuovo documento sono numerosi i riferimenti che invitano le scuole a riflettere sulla necessità di inserire nel curricolo obiettivi di carattere trasversale indispensabili per attivare percorsi che potenzino il pensiero creativo e quindi l’autonomia di pensiero nelle nuove generazioni. Le Indicazioni raccomandano la necessità di realizzare percorsi formativi rispondenti alle inclinazioni personali nella valorizzazione degli aspetti peculiari della personalità di ognuno attraverso l’uso di strumenti in grado di rendere funzionali gli apprendimenti: metodi e strategie adeguati per sviluppare l’autonomia di pensiero degli studenti  per coniugare il curricolo con coerenti decisioni riguardanti la qualità dell’esperienza di apprendimento che promuovano l’autonomia culturale per lo sviluppo della quale il pensiero creativo è considerato come uno degli strumenti più potenti per raggiungere tali traguardi.
Da numerose ricerche, condotte dagli anni sessanta del XX secolo in avanti, su individui che nel corso della loro esistenza hanno sviluppato e messo a frutto capacità creative, possiamo dedurre le caratteristiche delle personalità creative. La personalità creativa è un soggetto autonomo, è indipendente nei propri giudizi, rifiuta di sottomettersi alla pressione altrui, di aderire a false opinioni anche se espresse da gruppi; preferisce la complessità (1), associando questa tendenza ad atteggiamenti percettivi in grado di raccogliere la maggior ricchezza di dati e di esperienze possibili; manifesta una personalità psicodinamica complessa ed una maggiore apertura personale; si afferma maggiormente e tende a dominare; respinge la repressione come meccanismo per il controllo degli impulsi; è dotata di un’intelligenza non convenzionale che resiste agli stereotipi. Il disordine iniziale possibile manifestato nella vita da una personalità creativa tende al raggiungimento di un ordine nella vita adulta. Gli studenti creativi non si dimostrano sempre gradevoli. Spesso uno studente creativo parla “troppo”, si muove “troppo”, reclama indipendenza, non si sottomette alle regole, è percorso da tensioni dovute alla ricchezza delle sue esperienze, dimostra tendenze contrarie e oppositive, è turbolento negli aspetti fisici e cognitivi dei suoi comportamenti.

Da dati raccolti in ricerche su soggetti creativi adulti per i quali la creatività ha contribuito al successo nella vita lavorativa, i ricercatori hanno disegnato l’identikit del soggetto creativo. Una personalità creativa ha buona opinione e accettazione profonda di se stesso, è indipendente, intuitivo, determinato, autonomo e preciso nel lavoro. E’ aperto verso i propri sentimenti e le proprie emozioni, dimostra una intelligenza sensibile. E’ spontaneo, fiducioso nelle relazioni sociali, franco, spiritoso, ma anche esigente, aggressivo, egocentrico, persuasivo, libero da coercizioni e inibizioni convenzionali e, per finire, non conformista. I dati raccolti nello studio degli ambienti sociali di provenienza dei soggetti analizzati, hanno anche descritto le caratteristiche degli ambienti familiari e scolastici che favoriscono la creatività. Negli ambienti familiari creativi al bambino è data la massima libertà di esplorazione e di decisione, è favorita l’autonomia personale. Negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza l’identificazione è contemporanea con il padre e con la madre o non esiste identificazione con nessuno dei due. Le madri di questi soggetti vengono descritte come autonome, attive, con interessi, a volte in carriera o comunque indipendenti dai mariti. I genitori della maggioranza dei soggetti creativi hanno lasciato ai figli la scoperta autonoma delle regole di vita e l’autonoma adozione delle stesse attraverso lo sviluppo di un codice morale personale. La maggior parte delle famiglie non hanno manifestato inquietudine per le potenzialità artistiche dei figli, non hanno espresso profezie autorealizzanti, hanno incoraggiato apertura a tutte le idee.

Gli insegnanti, nel rendersi consapevoli che la creatività è un aspetto sovradisciplinare necessario alla capacità di risolvere efficacemente problemi sia di carattere scolastico che pratico, hanno il dovere di scoprire il talento quando è ancora allo stato potenziale per attitudine intuitiva o tramite mezzi di previsione validi. Gli insegnanti sono tenuti a creare climi sociali ed ambienti intellettuali che possano favorire il suo sviluppo e la sua espressione.

Dalla lettura del documento, che invita le scuole e i collegi a riorganizzare i propri curricoli alla luce delle nuove indicazioni, si evince che il discorso sulla creatività richiede riflessione da parte degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado al fine di costruire percorsi formativi secondo gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di sviluppo di competenze stabiliti per ogni campo d’esperienza ed area disciplinare e per ciascun ciclo d’istruzione. Un ambiente scolastico favorevole allo sviluppo della creatività adotta comportamenti e predispone luoghi adatti alle esperienze visive, auditive, tattili, motorie, ecc.; appresta laboratori e materiali per sperimentare tutti i linguaggi espressivi; conosce e adopera tecniche e metodi idonei allo sviluppo del pensiero creativo. Osservare il mondo, esplorare materiali, interpretare e creare; esprimersi in linguaggi differenti: voce, gesto, drammatizzazione, linguaggio musicale, manipolazione, trasformazione materiali, esperienze grafico-pittoriche; esprimere con immaginazione e creatività le emozioni e i pensieri; familiarizzare con la dimensione della multimedialità; ricercare possibilità espressive e creative offerte dai media sono solo alcuni obiettivi che vengono suggeriti a proposito dello sviluppo del pensiero creativo a proposito  della scuola dell’infanzia.
Per quanto riguarda la Scuola Primaria e la Scuola secondaria di 1° grado l’area considerata è quella “linguistico-artistico-espressiva”.
Questa area manifesta connotazioni di carattere sovradisciplinare se considerata nel suo complesso di linguaggi  verbali e non verbali: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo, movimento e sport e connotazioni di carattere disciplinare nel momento nel quale si considera ciascuna disciplina organizzata in temi, problemi, metodi e linguaggi propri. L’attenzione alla dimensione trasversale favorisce l’integrazione dei linguaggi e amplia la gamma di possibilità espressive. Spetta alla scuola ripensare, costruire il curricolo avendo come traguardo trasversale l’obiettivo conclusivo del percorso di “Arte e immagine” per la scuola secondaria di primo grado: essere un cittadino colto, alfabetizzato (e creativo …. aggiungeremmo noi) in grado di esprimersi utilizzando il linguaggio visuale e dell’arte.

 

1. Cultura, scuola, persona – Premessa alle Indicazioni per il curricolo 

2. La semplicità è un atteggiamento percettivo che lascia entrare nel sistema solo ciò che può essergli integrato senza turbamento né disordine, rischiando di escludere dalla propria esperienza aspetti significativi della realtà.
 
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