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Piano Nazionale Qualità e Merito (PQM)

Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini e Roger Abravanel, autore del saggio “Meritocrazia. Quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più ricco e più giusto”, hanno presentato ieri, 15 luglio 2010, il Piano Nazionale Qualità e Merito (PQM).

Conclusa la prima fase del processo di riforma della scuola, il prossimo obiettivo da raggiungere è migliorare la qualità del sistema educativo. Per farlo è stato predisposto il Piano Nazionale Qualità e Merito, un progetto che prevede l’estensione dell’esperienza dei test oggettivi standard predisposti dall’INVALSI. I test permetteranno di rilevare le carenze di ogni singolo studente e di pianificare azioni mirate per colmare le lacune dimostrate.

Le prove saranno somministrate all'inizio dell'anno scolastico proprio per evidenziare la reale preparazione degli studenti. Al termine dell’anno saranno ripetute per verificare i miglioramenti ottenuti.

Sarà così possibile iniziare a valutare oggettivamente i rendimenti delle singole classi. Questo nuovo metodo consentirà di valorizzare l’autonomia scolastica, poichè darà agli istituti la possibilità di valutare i propri risultati e avviare un processo di miglioramento della qualità dell'insegnamento. Vengono dunque create le premesse per creare un sistema  nazionale di valutazione che sarà pienamente attivo con il completamento del corpo ispettivo, previsto nei prossimi mesi. Le scuole quindi saranno finalmente valutate su base oggettiva e sarà costituito un ranking nazionale degli istituti migliori.

Da settembre, con il nuovo anno scolastico (2010/2011), il PQM coinvolgerà 1.000 scuole medie e, dal 2011-2012, anche la scuola superiore. Entro il 2013 il 50% delle scuole medie sarà interessato dai test. Dal 2013 in poi il Piano sarà esteso gradualmente a tutte le scuole medie italiane.

Quest’anno i test hanno impegnato 17.600 studenti, verificando le competenze solo per quanto riguarda la matematica. Dall’anno prossimo i ragazzi interessati saranno 50.000 e verranno esaminati anche sull’italiano. I docenti coinvolti aumenteranno da 770 a 2.000, assistiti da 200 tutor rispetto ai 68 dell’anno scorso.

Dopo il primo anno di sperimentazione del progetto, il 91% dei dirigenti scolastici ha giudicato il PQM una metodologia efficace e innovativa. Inoltre, è interessante notare che l’87% degli studenti ha scoperto che la matematica è utile e adesso la studia più volentieri. L’84%è consapevole di aver migliorato la propria preparazione.

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