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Scuola, la valutazione come fattore di miglioramento e sviluppo
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Ufficio Stampa
Roma, 7 dicembre 2011
Scuola, la valutazione come fattore di miglioramento e sviluppo
Profumo: "Trasparenza, confronto sui dati e innovazione primi passi per una scuola più moderna"
La valutazione, come fattore imprescindibile per attivare
qualunque processo di miglioramento sia nella scuola che
nell’università, è stata il tema del convegno “L'avvio del sistema di valutazione in Italia come fattore di miglioramento e di sviluppo”, tenuto oggi a Roma, presso la sede del Cnr.
La giornata ha visto la partecipazione del Direttore dell’Educazione OCSE Barbara Ischinger, del Direttore CERI/OCSE Dirk Van Damme, della Banca d’Italia, dell’Associazione TreeLLLe e della Fondazione per la Scuola della Compagnia di S. Paolo.
In occasione dei lavori sono stati presentati i risultati di “Valorizza”, il progetto sperimentale dedicato alla valutazione dell’attività dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado, che ha coinvolto 33 istituti di Piemonte, Lombardia e Campania, per individuare e valorizzare gli insegnanti che si sono distinti per un generale apprezzamento.
La centralità della valutazione è oggi una questione ineludibile, come dimostrano i quesiti che la Commissione Europea ha posto al Governo Italiano in tema d’istruzione, in occasione della Richiesta di chiarimenti sulle misure da intraprendere dal Paese per superare le attuali difficoltà economiche: “Quali caratteristiche avrà il programma di ristrutturazione delle singole scuole che hanno ottenuto risultati insoddisfacenti?” e “Come intende il governo valorizzare il ruolo degli insegnanti nelle singole scuole?”.
Nel suo intervento, il ministro Francesco Profumo ha sottolineato: “la valutazione, centrale in ogni processo di cambiamento, non deve essere vista come un atto ‘sanzionatorio’ nei confronti dei docenti, ma in funzione di un miglioramento della qualità della scuola, tramite prove strutturate e standardizzate, che consentano confronti tra i risultati.
Analogamente - ha proseguito il ministro - attraverso la
valutazione, le scuole potranno esprimere pienamente la propria
autonomia responsabile tramite la trasparenza del proprio operato, in
linea con le migliori esperienze internazionali. Questo processo va
inserito in un contesto più ampio, che contempli l’intero orizzonte
della ‘smart city’, cioè di una città in cui i servizi ai cittadini
siano accessibili, trasparenti, condivisi.
Pertanto, il Miur renderà disponibili i dati in possesso
del proprio sistema informativo, mentre lascerà alle scuole, nella loro
autonomia, la diffusione dei risultati sulle valutazioni degli
apprendimenti e dell’offerta formativa.