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Punte e onde continue durante il sonno
Le punte e le onde continue durante il sonno (CSWS) sono espressione di un'encefalopatia epilettica rara dell'infanzia caratterizzata da convulsioni, profilo elettroencefalografico (EEG) di stato epilettico elettrico nel sonno (ESES) e regressione neurocognitiva in almeno 2 aree dello sviluppo.
ORPHA:725
Livello di Classificazione: Malattia
- CSWS
- Encefalopatia epilettica con punte-onde continue durante il sonno lento
- Punte e onde continue durante il sonno ad onde lente
- Sindrome CSWSS
- Stato epilettico elettrico durante il sonno lento
Prevalenza: Sconosciuto
Trasmissione: Autosomica dominante, Non applicabile
Età di esordio: Infanzia
La prevalenza non è nota. Le CSWS definiscono una malattia rara che interessa lo 0,5-1,5% dei bambini affetti da epilessia (in alcune casistiche), con un rapporto maschi-femmine di 3:2.
La CSWS è un'encefalopatia epilettica legata all'età, in cui i segni clinici evolvono nel tempo. Dopo uno sviluppo inizialmente normale o solo moderatamente anomalo, le convulsioni di solito insorgono verso i 2-4 anni. Sono spesso monolaterali, tonico-cloniche o cloniche e si presentano tipicamente nel dormiveglia. All'età di 5-6 anni, le convulsioni diventano più frequenti, gravi e refrattarie al trattamento con un peggioramento del tracciato EEG e dello sviluppo (linguaggio, interazioni sociali, intelligenza globale, capacità motorie e comportamento). Durante questa fase acuta, le convulsioni (crisi di assenza, crisi cloniche, tonico-cloniche e di altro tipo) e le anomalie EEG vengono controllate con difficoltà. Il miglioramento spontaneo dell'epilessia e delle anomalie EEG si verifica dopo la pubertà, ma la maggior parte dei pazienti presenta un grave ritardo dello sviluppo.
In circa la metà dei casi, sono state descritte anomalie precoci dello sviluppo, compresi gli insulti vascolari, che interessano per lo più il talamo, e le malformazioni dello sviluppo corticale. Le CWS sono state recentemente correlate a cause genetiche, in particolare alle mutazioni del gene GRIN2A (16p13.2).
La diagnosi si basa sull'evoluzione clinica caratteristica (con convulsioni e regressione neurocognitiva in almeno 2 aree) e sulle anomalie EEG. Il principale segno delle CSWS, evidenziato con l'EEG, è l'ESES. L'ESES è caratterizzato dal marcato potenziamento delle scariche epilettiformi durante la transizione dalla veglia al sonno, che si estrinseca con punte e onde lente (quasi) continue, bilaterali o talvolta lateralizzate, che si osservano durante una parte significativa del sonno non contraddistinto da un movimento rapido degli occhi (sonno non-REM). Per identificare le lesioni cerebrali, si utilizza la risonanza magnetica (RMN). Attualmente l'analisi genetica di GRIN2A non rientra nelle procedure cliniche di routine, anche se il test è disponibile in alcuni centri specializzati.
La diagnosi differenziale si pone con le sindromi epilettiche associate a potenziamento dell'attività epilettiforme durante il sonno, come la sindrome di Landau-Kleffner, l'epilessia occipitale infantile benigna, tipi Panayiotopoulos e Gastaut, e l'epilessia rolandica (si vedano questi termini).
Nelle famiglie con mutazione di GRIN2A, è stata proposta una trasmissione autosomica dominante.
Il principale obiettivo del trattamento è il controllo delle convulsioni. Non è noto se il miglioramento delle anomalie EEG possa apportare benefici a lungo termine sull'esito dello sviluppo. Un elevato dosaggio notturno di benzodiazepine, come il diazepam o il clobazam, è efficace nel ridurre l'attività epilettiforme in fase acuta e subacuta. I farmaci antiepilettici usati più comunemente sono il valproato, il levetiracetam, la lamotrigina, e l'ethosuximide. I corticosteroidi sono utili, ma si associano ad effetti collaterali a lungo termine. La chirurgia dell'epilessia è una terapia efficace in casi selezionati, anche quando le scariche epilettiformi sono bilaterali.
Sebbene le convulsioni e le anomalie EEG tendano a normalizzarsi prima dell'adolescenza, la prognosi relativamente allo sviluppo è di solito sfavorevole, in quanto la regressione neurocognitiva è pressoché costante.
Ultimo aggiornamento: aprile 2014 - Revisore(i) esparto(i): Dr Tobias LODDENKEMPER - Dr Iván SÁNCHEZ FERNÁNDEZLinee guida
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