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La riforma Gelmini: riorientare i curricola
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Con l’Atto di Indirizzo per il primo ciclo d’istruzione
inizia l’iter normativo per il riassetto della scuola italiana.
I nuovi curricoli si articolano nelle finalità
formative funzionali allo sviluppo di nuclei fondanti e di macrocompetenze,
nelle dimensioni verticale, trasversale, orizzontale, processuale.
Nei documenti si invitano le scuole a individuare percorsi
e traguardi che affermino il primato dell’agire sul fare; che realizzino un’organizzare
educativa e didattica consona alla co-costruzione della conoscenza; che privilegino
metodologie finalizzate a sviluppare le
competenze degli allievi attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze
in contesti applicativi, l’analisi e la soluzione di problemi ispirati a
situazioni reali, il lavoro per progetti.
Con la revisione dell’assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione e il regolamento
recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni si
giunge all’enunciazione degli aspetti necessari al completo riassetto del primo
ciclo d’istruzione.
Le Indicazioni
nazionali per i Licei, i Tecnici e i Professionali, redatte tenendo conto delle strategie suggerite nelle sedi europee
ai fini della costruzione della “società della conoscenza”, dei quadri di riferimento
delle indagini nazionali e internazionali e dei loro risultati, concludono il
percorso normativo per il riassetto definitivo dei due cicli d’istruzione.
Tocca ora alle scuole, attraverso l’attuazione della
legge sull'autonomia scolastica che ha sancito compiti di ricerca alle scuole e
agli insegnanti, nel rispetto degli obiettivi del sistema nazionale di
istruzione e degli standard stabiliti a livello nazionale, attuare percorsi di "autonomia di
ricerca, sperimentazione e sviluppo" che si cimentino nella “progettazione formativa e nella ricerca
valutativa”, nella “ricerca didattica
anche sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi”.
Nel rispetto dell’autonomia e della discrezionalità
professionale riconosciuta ai docenti in materia di scelte didattiche, le
scuole potranno individuare conoscenze e
abilità fondamentali che le varie competenze implicano e i livelli di
profondità e padronanza da raggiungere mettendo in atto una molteplicità di
percorsi e di strategie metodologiche.
I vari documenti si propongono di agevolare,
accompagnare, orientare l’autonomia curricolare delle singole istituzioni
scolastiche, implicando il rispetto di tale autonomia e auspicando anche
l’espressione della sua efficacia nella riscoperta della centralità del
curricolo.
Pensiamo di fare cosa gradita ai nostri lettori, per una veloce rilettura comparata,
offrendo la selezione della normativa fondamentale a proposito di riassetto ordinamentale,
organizzativo e didattico dei due cicli d’istruzione.
1. Decentramento costituzionale: Il Federalismo Scolastico: Legge Costituzionale 18/10/2001, n. 3
9. Regolamento dei Licei: |
Liceo Artistico
indirizzo Arti Figurativeindirizzo Architettura e Ambiente
indirizzo Design
indirizzo Audiovisivo e Multimediale
indirizzo Grafica
indirizzo Scenografia
Liceo Classico
Liceo classico
Liceo Linguistico
Liceo linguistico
Liceo Musicale e Coreutico
sezione Musicale
sezione Coreutica
Liceo delle Scienze Umane
Liceo delle scienze umane
Liceo delle scienze umane - opzione Economico Sociale
Liceo Scientifico
Liceo scientifico
Liceo scientifico - opzione Scienze Applicate
Il documento completo delle Indicazioni nazionali
10. Regolamento dei Tecnici: |
Le Linee-guida:
IndicePremessa
1. Azioni per il passaggio al nuovo ordinamento
1.1.2 L'identità degli istituti tecnici
1.1.3 Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP)
1.2.2 I dipartimenti
1.2.3 Il comitato tecnico scientifico
1.2.4 L'ufficio tecnico
1.4 Realizzare "alleanze formative" sul territorio con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca
1.5 Progettare e valutare per competenze
2.1.2 La formazione tecnologica
2.1.3 Il laboratorio come metodologia di apprendimento
2.2 Aspetti trasversali
2.2.2 Legalità, cittadinanza e Costituzione
2.2.3 La conoscienza dell'ambiente e del territorio
2.2.4 La formazione per la sicurezza
2.3 Aspetti specifici
11. Regolamento dei Professionali: |
Indice
Premessa
1. Azioni per il passaggio al nuovo ordinamento
1.1.2 L'identità degli istituti professionali
1.1.3 Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP)
1.2.2 I dipartimenti
1.2.3 Il comitato tecnico scientifico
1.2.4 L'ufficio tecnico
1.4 Realizzare "alleanze formative" sul territorio con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca
1.5 Progettare e valutare per competenze
2.1.2 Curricolo e filiere produttive
2.1.3 Il laboratorio come metodologia di apprendimento
2.2 Aspetti trasversali
2.2.2 La conoscienza dell'ambiente e del territorio
2.2.3 La formazione per la sicurezza
Corso - La riforma Gelmini: riorientare i curricola
Il corso tratta degli aspetti metodologici contenuti nei
documenti relativi a ciascun ordine di scuola per quanto riguarda la recente riforma degli ordinamenti (Indicazioni
primo ciclo, Indicazioni nazionali per i Licei, i Tecnici, i Professionali).
In esso sono illustrati i presupposti innovativi essenziali necessari
alla revisione dei curricoli. Vengono forniti approfondimenti per ciascun
ordine e grado di scuola: primo ciclo
(primaria a secondaria di primo grado) e secondo
ciclo di istruzione (licei, tecnici, professionali).
Il corso propone indicazioni pratiche, illustrazioni di strategie didattiche collegiali da trasformare in operative per la
stesura e la riorganizzazione dei curricola, offre strumenti di lavoro per rendere
effettiva l’innovazione richiesta attraverso esempi e attività
trasferibili.
Il corso è composto da 5 moduli, uno dei quali approfondisce gli aspetti normativi innovativi dell’ordine di scuola al quale l’iscritto appartiene presentando rispettivamente un’attenta lettura e approfondimenti delle “Indicazioni per il curricolo” per gli insegnanti del primo ciclo d’istruzione, delle “Indicazioni nazionali per i Licei” per i docenti di secondaria di secondo grado insegnanti nei Licei, delle “Indicazioni nazionali per i Tecnici” per i docenti di secondaria di secondo grado insegnanti nei Tecnici, delle “Indicazioni nazionali per i Professionali” per i docenti di secondaria di secondo grado insegnanti nei Professionali.
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